Gli "antipasti" sono pietanze da servire, in porzioni molto doderate, all'inizio del pasto del mezzogiorno (solo i frutti di mare, i crostacei e il caviale possono aprire i pranzi della sera), con lo scopo di stzzicare l'appetito e di predisporre il palato ai sapori delle pietanze che seguiranno.
Gli antipasti vanno distinti in "caldi" e "freddi". Di solito si preferisce servire gli uni o gli altri; nessuna regola, tuttavia, proibidce di servirli entrambi, in apertura del pranzo, purchè si osservi scrupolosamente la norma di far precedere i freddi, cui far seguire quelli caldi.
Nel campo degli antipasti, ciascun paese ha le proprie specialità.
La tradizione Italiana affida (oggi, comunque, sempre più raramente ) la funzione di aperitivo alla nutrita gamma di salumi nazionali: gli insaccati emiliani, il prosciutto di Parma, quello di Langhirano e quello friulano di San Daniele; Il salame di Felino e quello di Napoli, la soppressata di Verona, la bondiola di parma e la bresaola di Chiavenna, il culatello, la coppa, la mortadella o la salama di Ferrara.
mentre in alcune zone si conserva l'abitudine di servire gli antipasti dal gusto robusto, quali le anguille di caponate meridionali e i "grapi-pitittu" (apri appetito) siciliani.
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